La monetina
La notizia più curiosa della settimana per me è arrivata dallo Iowa. Il piccolo stato nel cuore degli USA segna tradizionalmente l'avvio delle primarie per la Casa Bianca. I risultati sono stati sorprendenti in entrambi i campi, quello democratico dove c'è stato un quasi-pareggio e quello repubblicano, con la sconfitta di Trump. Ma tra la Clinton e Sanders (un anziano socialista che conquista i giovani e riempie gli stadi) si é dovuto perfino ricorrere alla monetina per stabilire l'attribuzione di una parte dei delegati. Come capitava nel  calcio prima di affidare ai rigori la decisione in caso di pareggio. Stramberie possibili forse solo in quel gran Paese, dove nessuno si sogna di mettere in discussione differenze ed autonomie pur mantenendo l'orgoglio della bandiera comune. E dove si può affidare anche alla sorte la scelta dei propri rappresentanti. Sistema forse  non meno democratico di altri.

La settimana in Regione
La maggioranza di centrodestra è andata sotto per due volte in Consiglio Regionale. La prima debacle è stata su una mozione di Lara Magoni (ex campionessa di slalom, ora nella lista civica Maroni Presidente), sulle “ronde”; la seconda, ancor più clamorosa, sulla questione dell'utilizzo di palazzo Pirelli da parte della Giunta.  Nel primo caso ci sono state “distrazioni” di alcuni membri della maggioranza, nel secondo caso invece sei dissenzienti si sono uniti alle opposizioni. Grande fibrillazione nella Lega e minacce ai soci di coalizione di “andare tutti a casa” qualora si fossero ripetute sorprese nelle votazioni successive. Per impedire loro possibili rivincite abbiamo, a quel punto, ritirato le restanti mozioni da discutere. Fine partita anticipato e risultato fissato sullo 0-2. In trasferta, niente male.

Giù le mani dal Pirellone
La votazione che più ha fatto arrabbiare la Lega è stata ovviamente quella sull'uso di Palazzo Pirelli. La sua proprietà fa capo a Maroni, quale legale rappresentante dell'Ente, ma è dato in comodato d'uso al Consiglio. Nessun proprietario di casa si sognerebbe di poter esporre alla finestra del suo inquilino ed all'insaputa di questi  uno striscione, una bandiera o qualsiasi altra insegna. Con la mozione presentata dai 5 Stelle, sostenuta da PD e Patto civico, e votata anche da altri che pur essendo in maggioranza soffrono della prevaricazione dell'esecutivo sul legislativo, si è inteso ribadire questo principio: Maroni non può disporre a proprio piacimento delle strutture consiliari, ed è tenuto a concordarne preventivamente l'uso. Patto Civico e PD avevano presentato a loro volta un altro testo, che stigmatizzava anche la scritta comparsa in occasione del Family Day. Abbiamo però fatto convergere i nostri voti sul testo dei grillini per ottenere un risultato positivo.

Colpa d'Alfredo
La mozione sulle ronde sopra citata era titolata "Linee guida per l'osservazione del territorio da parte di associazioni di volontariato". Lo spunto, alla consigliera di Selvino, l'hanno dato i volontari di Torre Boldone (BG), cittadini che la sera entrano in azione con la torcia elettrica, giubbotto catarifrangente, visore notturno e telefonino per vigilare sulle abitazioni del paese. Pare che i furti nelle case in quel paese siano crollati. La combattiva Lara avrebbe voluto che la Regione contribuisse a sostenere e diffondere questa iniziativa. A tradirla sono stati però anche diversi consiglieri della Lega, che non hanno partecipato al voto: per loro stessa ammissione si sono “distratti un attimo” e, come nella canzone di Vasco Rossi, hanno perso l’occasione.

Urgono sostegni alle famiglie, anzi no
Il sabato prima erano in piazza a Roma a chiedere politiche a sostegno della famiglia, il martedì successivo avevano già cambiato idea: non c'era poi tutta questa urgenza. Vista la partecipazione di Regione Lombardia al Family Day il gruppo PD ha ritenuto di proporre nella prima seduta successiva del Consiglio una discussione sulle possibili azioni conseguenti. Abbiamo quindi depositato una mozione con la quale, dopo aver stigmatizzato i tagli di Maroni al fondo sociale a fronte dei maggiori investimenti del Governo, sono state avanzate alcune proposte, con le relative possibili fonti di finanziamento. Purtroppo non è stato possibile discuterne. Il Presidente Cattaneo non ha ritenuto vi fossero le ragioni d'urgenza richieste dal regolamento per iscrivere il tema all'ordine del giorno. Come dire: passata la festa...

Colazione da Tiffany
In attesa del processo (rinviato al 3 marzo) per il viaggio a Tokyo, Maroni è volato in settimana a Washington.  Invitato  a colazione da Obama, almeno così dice lui. Non abbiamo conferme che i due si siano effettivamente parlati ma può essere che la presenza del nostro Governatore abbia ispirato il discorso    riportato dal Corriere della Sera di giovedì: “Il presidente ha evitato riferimenti politici diretti, ma era evidente con chi ce l’aveva quando ha parlato di retorica inaccettabile e imperdonabile contro i musulmani…”

Appuntamenti
Oggi pomeriggio, sabato, assemblea cittadina del PD Vimercate. Domani, domenica 7 febbraio, primarie del centrosinistra a Milano.

Enrico Brambilla